Il Palio: origine e storia
Il 29 maggio 1176 accadde un evento che mutò le sorti del nostro Paese: la battaglia di Legnano.
A quei tempi non esisteva l’Italia che oggi conosciamo, ma questa era divisa in piccoli comuni indipendenti e spesso in lotta tra loro. Ben consapevole di questa frammentazione, Federico Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero Germanico, decise di sfruttarla per muovere guerra ai comuni dell’Italia settentrionale e soggiogarli al proprio dominio. Il Barbarossa non si aspettava infatti che i piccoli comuni avrebbero potuto resistere alla sua potente armata.

Da parte loro i comuni, quando capirono le intenzioni dell’imperatore, presero la cruciale decisione di mettere da parte le reciproche rivalità alleandosi in un’unione militare conosciuta come Lega Lombarda.
Le due fazioni trovarono lo scontro decisivo presso il comune di Legnano. Qui dopo una dura battaglia e una strenue resistenza da parte delle truppe della Lega attorno al Carroccio, l’emblema dell’autonomia dei comuni appartenenti alla Lega Lombarda che trasportava la croce di Ariberto d’Intimiano, i soldati dell’imperatore ne uscirono sconfitti e furono costretti a ripiegare.
A seguito di quest’evento Federico Barbarossa decise di rinunciare definitivamente a ogni ambizione sui comuni dell’Italia Settentrionale e fu costretto a riconoscere la Lega Lombarda dando concessioni amministrative, politiche e giudiziarie ai comuni.
Grazie a questo successo, la Lega lombarda è considerata un avvenimento molto importante che ha posto le basi per un sentimento di unità nazionale, tanto che la città di Legnano è ricordata nel Canto degli Italiani di Goffredo Mameli, poi diventato Inno nazionale: “Dall’Alpi a Sicilia, ovunque è Legnano”.
Nel 1932 Legnano decise di ricordare l’importante ricorrenza e organizzò la “Festa del Carroccio”, caratterizzata da una sfilata in costumi d’epoca, una competizione ippica e una sagra gastronomica. Purtroppo questa prima edizione della gara vide la tragica morte di un fantino che non ne permise l’assegnazione e portò alla sospensione della corsa fino al 1935.
In quell’occasione furono però istituite le dieci contrade che avrebbero partecipato alla prima edizione del Palio di Legnano nel 1935: Ponzella, Olmina, San Bernardino, Legnarello, San Martino, Sant’Erasmo, Sant’Ambrogio, San Domenico, La Flora e San Magno. Il primo Palio fu assegnato a San Domenico.
Dall’edizione del 1936 il Palio di Legnano dovette nuovamente cambiare denominazione prendendo il nome di “Sagra del Carroccio” in seguito a una decisione di Benito Mussolini che riservava la denominazione di Palio alla sola manifestazione senese.
Nello stesso anno venne soppressa la Contrada Ponzella, il cui territorio fu annesso alla Contrada San Bernardino e alla Contrada La Flora.
Nel 1937 venne invece soppressa la Contrada Olmina che entrò a far parte di Legnarello. Il numero delle contrade scese così da dieci a otto; queste ultime prendono tutt’ora parte alle manifestazioni.
Dal 2006 la Sagra del Carroccio poté tornare a chiamarsi “Palio di Legnano”, nome con cui la manifestazione è oggi conosciuta.